TripAdvisor e TheFork, come sfruttarli al meglio

Alessandra Disnan

Alessandra Disnan

Founder

Ahh, le recensioni… croce e delizia di tutti i ristoratori!

Come sottolineato nella nostra pagina dedicata, la reputazione online di un locale è alla base del suo successo e della sua considerazione tra gli utenti.

Sappiamo – anche e soprattutto sulla nostra pelle – che l’utente medio non ha tempo e risorse da spendere a casaccio. L’utente desidera mangiare bene, sentirsi coccolato e spendere il giusto. Insomma, vuole uscire dal locale appagato e felice.

Ma partiamo dal principio (perché già solo il fatto che il potenziale cliente sia entrato nel nostro locale ci mette in una posizione di grande vantaggio).

Esempio

Utente in trasferta in un posto sconosciuto che desidera mangiare in’osteria o in una trattoria della zona. Vuole mangiare un primo piatto in una location spartana ma calda e accogliente.

Ricerca: ristoranti (città). Taac, eccolo lì il buon TripAdvisor al primo o secondo posto in classifica. Entriamo e veniamo accolti da una serie di categorie ben specifiche tra cui scegliere e che in qualche modo rappresentano le nostre voglie, i nostri desideri culinari nascosti: cucina locale, prezzi moderati, raffinato, colazione, pranzo, economico, ecc o la più classica e perentoria classifica.

Perfetto, questo ci piace. Entriamo nel profilo del locale e le cose che maggiormente balzano ai nostri occhi – escluse le recensioni che per ovvi motivi attirano la nostra attenzione – sono le informazioni sul ristorante, le categorie, la presenza di un sito web, gli orari, il numero di telefono, ecc.

È fondamentale – e non ci stancheremo mai di ripeterlo – aggiornare con costanza il profilo TripAdvisor.

Cosa intendiamo? Controllare gli orari, le eventuali festività, la categoria di cui facciamo parte, i destinatari della nostra offerta (un vegano non verrà mai in un ristorante di carne ed è giusto informarlo prima del suo arrivo), la correttezza dei dati, la qualità e la coerenza delle fotografie con le reali portate e poi c’è lui, il menu, che potremmo definire imprescindibile. Il menu prepara il potenziale cliente a quello che troverà una volta varcata la porta del locale. Non abbiate paura che la concorrenza prenda spunto dai vostri piatti. Voi siete unici e i clienti vengono da voi indipendentemente dal piatto ed il relativo prezzo che inserite.

Ma veniamo a un altro elemento importante, molto spesso sottovalutato e anzi, quasi bistrattato: la possibilità di prenotare online il nostro tavolo. In questo caso, sempre collegato al portale di TripAdvisor, ci viene in aiuto una piattaforma di prenotazione che un po’ tutti già conosciamo: TheFork.

Come funziona? Il metodo è estremamente semplice e veloce.

Dalla parte dell’utente

Basterà cliccare sul pulsantone giallo con scritto Prenota, selezionare la data e l’orario desiderato. Dopodiché verrà richiesto di inserire un nome, la mail e nel giro di pochissimo tempo riceveremo la mail di conferma da parte del ristorante.

Da parte del ristoratore

Il processo di iscrizione è piuttosto semplice. Sarà sufficiente accedere alla pagina TheFork e procedere con l’iscrizione al portale. The Fork propone tre tipologie di abbonamento: free (con percentuale sulle prenotazioni derivanti dal portale), € 49,00/mese e l’opzione più corposa a € 89,00/mese con relativi benefits. Una volta iscritti – fare attenzione alle condizioni di utilizzo e a tutte le clausole – per l’utente sarà possibile prenotare un tavolo direttamente online e senza passare per eventuali chiamate e/o messaggi al locale.

Solo per darvi un’idea del giro d’affari e delle potenzialità di queste due note piattaforme, vi riporto di seguito alcuni spunti derivanti da uno studio di Strategy& parte del network PwC, dedicato all’ “Impatto economico sull’industria della ristorazione 2019”, che ha analizzato i dati del 2018, comprese le vendite del settore e il numero di ristoranti a livello globale e in 6 principali mercati (Usa, UK, Francia, Italia, Spagna e Paesi Bassi).

Nel complesso, il giro di affari stimato di TripAdvisor, la più grande piattaforma di viaggi al mondo, e TheFork, la piattaforma numero uno in Europa per la prenotazione online dei ristoranti, ha raggiunto nei sei Paesi presi a campione quasi 7,2 miliardi di euro, che rappresentano più di 320 milioni di pasti extra e in media 60.000 posti di lavoro creati o sostenuti

Quali sono le prospettive?

Le dimensioni e l’accelerazione dell’industria globale della ristorazione sono molto incoraggianti per i ristoratori in Italia e non solo. È anche sì chiaro che TripAdvisor e TheFork impattano economicamente in maniera sostanziale e positiva su questa industria in diversi modi, dal portare ricavi incrementali ai business della ristorazione al supportare posti di lavoro a livello locale

Pierre Péladeau – partner di Strategy&

Quindi, quali sono le azioni con i relativi (potenziali) risultati derivanti dall’utilizzo corretto delle due piattaforme?

Concludiamo con un intervento di Bertrand Jelensperger, senior vice president TripAdvisor Restaurants & ceo TheFork

L’industria della ristorazione sta attraversando un importante periodo di digitalizzazione dato che i consumatori vogliono sempre più comparare online i ristoranti e prenotare facilmente un tavolo dal proprio dispositivo mobile. Crediamo che le maggiori opportunità di marketing digitale per i ristoranti siano ancora da sfruttare dal momento che se da un lato l’80% dei clienti cerca informazioni online prima di prenotare, dall’altro i ristoranti dedicano ancora poco tempo e investimenti limitati al marketing online

…e voi, cosa ne pensate? Qual è la vostra idea in merito?

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